Con i vini Kandea, l’Azienda Agricola F.lli Tullio Cataldo sa certamente diffondere il gusto, ma soprattutto narrare una storia. Ecco la sua!
Dedizione, amore e un’infinita passione per la propria terra e i suoi prodotti: sono questi i migliori sentimenti che animano la famiglia Tullio Cataldo, sono questi i principali valori di un’attività totalmente dedita alla produzione e celebrazione dei grandi Vini del Sud Italia. Nel rispetto della tradizione, del gusto, e soprattutto del territorio, l’Azienda Agricola F.lli Tullio Cataldo riesce infatti a riversare nella prestigiosa linea “Kandea” tutti i propri valori, ma anche le più belle sensazioni.
Kandea: una famiglia e il suo territorio
Investendo costantemente in innovazione tecnologica, professionalità, ma soprattutto in concetti come identità culturale e storia, Antonio Tullio Cataldo ama infatti raccontare:
“Siamo legati all’amore per il territorio è vero, ma anche ai concetti di cultura e qualità della vita. Dopotutto la nostra è una famiglia che, su circa 700 ettari di terreno, ha saputo sceglierne i migliori 20 per dare vita a un qualcosa di davvero particolare! “La vita è troppo breve per bere vini mediocri” ed è proprio per questo che ci siam dedicati al nostro lavoro con cura e infinita dedizione. È così, di fatto, che siamo arrivati così alla cosiddetta Terra di Mezzo”.
Una terra di mezzo
“Si tratta di grandi vini della terra di mezzo perché si creano nell’unico fazzoletto di terra compreso tra Basilicata, Campania e Puglia – continua infatti Antonio Tullio Cataldo – Una terra speciale! non conosciuta dal punto di vista vitivinicolo, ma un vero e proprio pezzo di confine con delle qualità mai riscontrate altrove!” Camminando nei vigneti dei Tullio Cataldo si può infatti passeggiare da una regione all’altra, ma soprattutto riscontrare che, ritrovandosi a 300 m di altezza, le qualità pedoclimatiche sono davvero particolari. “La zona si distingue anche per delle pale eoliche; pale che aiutano molto in tal senso – aggiunge Antonio – mandano via gli agenti patogeni e consente di non dover agire chimicamente sul vino. – e continua – I tenori dei solfiti dei nostri vini sono infatti molto limitati, al di sotto di quelli che sono i limiti per il vino biologico”.
Kandea: le pietre miliari del gusto!
Una terra particolare dunque, ma soprattutto un territorio magico! “Sul nostro territorio, delle pietre miliari indicavano infatti anche il territorio di caccia di Federico II di Svevia – spiega infatti Antonio Tullio Cataldo. Il cosiddetto Stupor mundi, colui che tra il 1200 e 1250 riuscì a portare nel Sud la cultura, il commercio, l’arte, l’ amore e l’imprenditoria ( Basti pensare all’ateneo federiciano, prima università pubblica in Campania, Italia ed Europa) amava molto questa terra! E cos’era dopotutto questo amore per la cultura se non un intensa passione per il proprio territorio? – e continua- Come lo stesso Federico II sosteneva << se il Signore avesse conosciuto questa piana luce dei miei occhi, si sarebbe fermato a vivere qui!>> Ed è proprio questo quel che vuol dire amare il proprio territorio – conclude Antonio – ed è questo quello che vogliamo trasmettere: amore per la terra, per l’identità culturale e persino del proprio bagaglio di storica. Soltanto conoscendo il passato si può interpretare il presente e fare qualcosa per il nostro futuro”.
Uno stemma, una storia, infiniti obiettivi!
“Non è un caso che i nostri vini abbiano uno stemma che rappresenta proprio la pietra miliare stilizzata e su cui l’immagine di un falcone indicava i territori di caccia di Federico II di Svevia. Pare infatti che Federico fosse solito viaggiare a cavallo con un falcone sul braccio e che, appunto, amasse tantissimo il vino”. I vini narrano infatti la storia dell’uomo, le radici e l’identità; e tutto quello che fa parte del nostro bagaglio culturale è perfettamente trasmissibile attraverso una goccia di vino. Lo sa bene Antonio Tullio Cataldo! “Un sorso fra cultura e passione con Kandea – sostiene infatti Antonio Tullio Cataldo- un detto che ben riporta a quello che è proprio il nostro amore per la terra, per l’identità e per la tradizione”.
Kandea: dal piacere del gusto alla voce delle più grandi emozioni
Un viaggio nello spazio e nel tempo dunque. Ma non solo! Il vino consente anche un altro importantissimo viaggio, quello che parte dal piacere del gusto e che arriva alla voce delle più grandi emozioni. Un tema importantissimo e multi sfaccettato quindi, una trattazione a cui saprà dare il proprio gustoso contributo, soprattutto in occasione del dibattito del 24 giugno all’interno del Pizza Village del 24 giugno, anche Kandea. Dopotutto anche Federico teneva molto a questo aspetto, era un amante di quello che lui riteneva essere un vero e proprio paradiso in terra e, in quanto tale, era solito amarne anche l’aspetto culinario! il food e il beverage della sua amata terra, una terra di mezzo in cui amava soggiornare” e di cui, ancora oggi, è meraviglioso narrare.