“Le Colture”: quando l’amore si tramanda in calice!

"Le Colture"

Tra profumi, colori, tramonti su pittoreschi paesaggi e tanto, tantissimo amore, la storia di “Le Colture” e della Famiglia Ruggeri ha saputo senz’altro segnare una svolta nella lunga storia della produzione vinicola, ma ancor più,  nel romantico e avvincente racconto del gusto.

“Le Colture”: un racconto di famiglia e di vigne

Perché è proprio in provincia di Treviso, per la precisione a Santo Stefano di Valdobbiadene, che i componenti della famiglia Ruggeri hanno saputo dar vita all’azienda “Le Colture” e a delle bollicine ricche di sapore, essenze, fragranze e persino virtù e sentimenti. Sentimenti dunque, emozioni, sogni e grandiosi obiettivi di una famiglia che dal 1983, grazie al papà Cesare Ruggeri e alla mamma Biancarosa, sa portare dritto in calice senz’altro una squisita narrazione, ma anche i più bei valori.

Gusti e valori di  “Le Colture”

Raffinatissimi valori che anche Veronica Ruggeri, proprio in rappresentanza della famiglia e dei fratelli Silvia e Alberto, ha saputo condurre anche a Napoli, nell’altrettanto pittoresca e raffinata cornice offerta dal ristorante “Classico” a Cappella Vecchia del patron Gianpiero Arria per una preziosa testimonianza delle bontà di un territorio profondamente amato, proprio come amate sono state le sue profonde radici e i suoi preziosi frutti.

«Con 45 ettari vitati coltivati secondo le più antiche regole – ha raccontato infatti  Veronica- i nostri Cru sono attualmente posizionati sulle rive di Santo Stefano e a cui  fanno eco i Cru del Cartizze e dei vigneti di Valdobbiadene da cui sa prender forma il mixaggio Cruner. A completare la gamma – continua con entusiasmo Veronica – intervengono inoltre gli extra dry, il brut, il brut rosé, il Prosecco Doc e un rosso cabernet Igt che nasce dai nostri vigneti della zona del Montello».

“Le Colture” quando il gusto si tramanda nel tempo… e nello spazio

Puntando tutto sull’uva Glera, proveniente dai vigneti di famiglia e sul Metodo Martinotti con rifermentazione in autoclave a temperatura controllata, l’azienda vinicola “Le Colture” riesce dunque a regalare da tempo bontà e, ancor più, bei momenti! proprio come quello organizzato al Contemporary Restaurant “Classico” di Napoli.

Perché,  tra le specialità dello chef resident Dilip Lakmal Roche (anche in variante Gluten Free) come il “baccalà croccante” con salsa in agrodolce e triglia arrosto ripiena di scarola napoletana, crema di carote e pane aromatizzato alle alghe abbinato al Brut Fagher, la “fettuccina” con crema di asparagi, gamberi crudi e limone salato abbinata invece a Incalmo 2022,  il “pescato del giorno” con taccole e zabaione salato abbinato a “Gerardo” Valdobbiadene Docg 2022 -2023, un extra brut dal nome, tra l’altro, proprio del nonno Gerardo Ruggeri; ed infine, una “crostatina” con cremoso di cioccolato bianco, mango e passion fruit abbinata al Superiore di Cartizze 2023, si è potuto dunque raccontare, testimoniare e ancor più celebrare la bontà di un progetto e la squisitezza di un sogno tramandato con amore in famiglia e, persino, sulle nostre amatissime tavole. 

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